Vini Naturali, Una Scelta Sostenibile

Attestato Ais delegazione di Roma
Non è stato un amore a prima vista, come tutti i più grandi che ho avuto nella vita;
ma un lento avvicinamento, una conoscenza graduale che ora ci ha portato ad essere grandi amici.
Il primo incontro è stato nel 2015, appena iscritta al corso da Sommelier Ais, in una storica enoteca Romana, Litro, non molto lontana dal quartiere Trastevere; non ricordo nell’esattezza il vino che assaggiai ma mi ricordo di non averne apprezzato i sentori e soprattutto la sua poca limpidezza.

Ero all’inizio dei miei studi e cercavo di barcamenarmi nel “complicato” mondo della degustazione istituzionale; cercavo di dare un senso a quello che mi dicessero fosse giusto e non ero ancora pronta per avere una mia personale interpretazione.

Oggi sono qualificata ma non faccio questo per mestiere. I miei studi hanno dato un senso alla mia passione e le nozioni acquisite mi permettono di capire un po meglio questo mondo del vino, dove la tradizione e la modernità si fondono. Alla fine, gli studi mi hanno portato ad avere più consapevolezza, sia di me stessa, per quanto riguarda le mie preferenze gustative, sia del mondo che mi circonda, per quanto riguarda i ruoli sociali e ambientali del vino.

E il risultato di questo processo (che é tuttora in corso) di studio del vino è stato uno dei fattori più importanti del mio sviluppo personale, l'impegno di diventare un cittadino più attivo e responsabile. 

Il mio stile di vita odierno è molto diverso da quello di qualche tempo fa: sono diventata più attenta alla mia salute (faccio più attenzione a quello che mangio) e all'ambiente.

Dunque, il mio avvicinamento ai vini biologici, biodinamici e naturali è stato parallelo alla mia crescita ed evoluzione personale. Ribadisco che non sono radicale ed il mio è solo un impegno a diminuire i miei impatti e a cercere di bilanciare la mia presenza a questo mondo. Non penso che tutto deve diventare bio dalla notte al giorno. C'è spazio per tutti, ma penso che man mano la società deve camminare verso pratiche più sostenibili. Insomma, riconosco e apprezzo i prodotti e i produttori, diciamo, "tradizionali", cioè non appartenenti a queste categorie previamente menzionate, ma la mia strada va verso prodotti che creino meno impatto ambientale e che mi conferiscono maggiore qualità di vita.

Degustazione in corso 😀


Ma cos’è che apprezzo di più del vino naturale?

Cicloviaggio 2020- Lavaux Svizzera

Come dice Alice Feiring (voce leader nel movimento del vino naturale) nel suo libro “Vino Naturale per tutti” : “i vini naturali abbracciano la libertà!”; e cosa si avvicina di più al nostro spirito di viandanti cicloviaggiatori se non questa libertà?

Inoltre amo il loro essere straordinariamente diversi e imprevedibili, straordinariamente a sé stessi anche con i propri “difetti”.

Sono vini forti che ce la fanno da soli rispettando quello che hanno intorno.

E poi ci sono le storie dei loro produttori, sempre diverse, ricche di passione e rispetto per la terra e i cicli della natura; storie di chi ha sempre fatto il vino in questo modo e che alla domanda perché fai il vino naturale ti rispondono : perché non so farlo diversamente!!!; storie di chi rifiuta la viticultura industriale e la chimica, di chi rischia e si allontana dai canoni imposti dalle leggi di mercato.

Storie anche di fatica e di duro lavoro perché non dimentichiamoci che oltre ad essere un vino nato da una viticultura che esclude pesticidi, concimi e diserbanti e tratta solo con rame e zolfo comprende anche una vendemmia manuale.

Questo è quello che di più mi affascina, questo è quello che mi ha portato a scoprirli e che ci sta portando, insieme ad Augusto, ad approfondirli.

Per i non addetti ai lavori o per chi non sa minimamente di cosa parlo, un vino naturale, oppure artigianale, è un vino fatto da uve biologiche, con fermentazione spontanea e dove non sono consentite altre sostanze al di fuori dell’anidride solforosa, un conservante che serve per stabilizzare il vino.

Le quantita di anidride solforosa consentita è al massimo è di 30/40mg/litro, ossia un quarto di quella che potresti trovare in quelli convenzionali. Quindi ci possiamo dimenticare il famoso mal di testa del giorno dopo, anche se abbiamo esagerato? Forse si!

Ma quindi un vino biologico è un vino naturale?

Il vino naturale è prodotto con uve biologiche ma poi quello che cambia è quello che avviene in cantina poiché nel vino naturale anche la vinificazione è naturale e molte pratiche concesse nella vinificazione biologica nei vini naturali non sono previste.

Vigneti biologici lungo la Francigena nel Sud - Cori

Quindi scelta etica e sostenibile, scelta per il rispetto della passione e dell'amore dei suoi produttori, per la sua poesia e per lo stigma di guerrieri che a mio modesto parere gli ho affibbiato; ma il gusto?

Il gusto è una continua sorpresa, imprevedibile, ogni bottiglia è differente e può regalare grandi sorprese; e anche qui la sete di scoperta e di esplorazione e il parallelo con i viaggi viene da sè.

Liberatevi dal giudizio convenzionale e sperimentate!!!

 

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