#8° Giorno: La Via Francigena in Bici: Da Echevennoz a Orsières (Svizzera)

La Sfida Ulteriore! 

Benvenuti! Siamo giunti a quella che possiamo chiamare la tappa regina del nostro viaggio, cioè il varco del Gran San Bernardo e l’arrivo in Svizzera. Dopo una notte di sonno profondo, godendo i suoni di montagna a Echevennoz, nell’Ostello Dortoir, ci siamo svegliati presto, alle ore 06 (faceva un po’ freddo), abbiamo preparato le nostre bici e alle 0730 eravamo pronti per la colazione che sarebbe stata oferta nel Ristorante Marietty, che affiancava l’ostello, entrambi gestiti dalla stessa famiglia con una cordialità e accoglienza calda che ha cibato le nostre anime!


La Chiesa di Echevennoz sotto la quale ci sono le camere dell'Ostello


Ora di Partire


Davanti il Ristorante Marietty
Biciclette nella strada intorno alle 09, col sole che puntava nell’orizzonte montano e ci regalava un cielo blu che abbelliva lo scenario, già da film, in cui eravamo! I colori estivi delle Alpi sono di una diversità stupefacente e la natura qui si manifesta in maniera così accogliente, elegante, che mi ha fatto innamorare in ogni singolo momento. Non a caso, questa tappa è stata la più lunga. Sì, è vero che il dislivello era il più grosso, ma mi sono fermato tante volte per apprezzare, contemplare lo spettacolo della natura da queste parti!
Quando parlo di “natura” includo anche gli esseri umani. Mi spiego: non faccio distinzione tra noi e “gli animali selvaggi”, perché ritengo che siamo tutti la stessa cosa, parte della stessa materia, indipendentemente dai diversi livelli di “consapevolezza” oppure di “intelligenza”. Perciò, estendo i complimenti già fatti a tutti i piccoli paesini, i borghi e le persone che ci abitano. Sempre mi salutavano quando io passavo (di solito, saluto tutti nel percorso, anche qualche mucca 😉) e abbiamo trovato posti bellissimi, molto curati e, ancora un’altra volta: scenari da film!


Nel Borgo di Saint-Rhemy. Qui voi potete prendere un 
caffè o timbrare la credenziale nel Hotel Suisse.

Per quanto riguarda la difficoltà di questa tappa, io ero consapevole che Chiara l’avrebbe affrontata in maniera di sfida personale. Chiaro che, in essendo il suo primo ciclo viaggio, sin dall’inizio per lei è stato una sfida, ma questo giorno sarebbe come il giorno della presentazione della laurea. Dunque, siamo stati più flessibili del solito per quanto riguarda la decisione sul percorso da seguire. In certi tratti abbiamo scelto di seguire percorsi diversi (lei per la Statale, io per la pedonale). E l’abbiamo fatto in maniera serena, perché, già prima di partire, abbiamo stabilito che se ci fossero stati dei dubbi personali su quale percorso scegliere non sarebbe stato un problema che ognuno seguisse quello che lo rendesse più a suo agio. 
E così è successo. La Francigena pedonale ci regala paesaggi di sottobosco, di foreste, canali, fiumi, torrenti e paesini che io cercavo in questo viaggio. La Statale le permetteva di dare tutto ciò che aveva in modo da riuscire a raggiungere i suoi obiettivi personali. Chiaro che ogni tanto ci squillavamo in modo da capire se era tutto bene e ci raggiungevamo quando possibile. L’ultima tratta di salita, quando ci sono i tornanti, la francigena pedonale era troppo impegnativa. Inoltre, ho scelto di affrontarla affianco a Chiara in modo da stimolarla e stare lì per lei. Questo ultimo tratto è di una bellezza impossibile da tradurre a parole. È quando iniziamo a vedere le cime da vicino, lungo il percorso ci sono delle cascate e tanti punti di ristoro assai carini. 

I Punti di Ristoro

Ci siamo fermati nell’enoteca Enoetica che ha dei tavoli all’aperto che sono mantenute dentro palle gonfiabile giganti, secondo me, in modo da creare un microclima in grado di mantenere la temperatura ambiente gradevole e riparare le persone dal vento. Ai tempi di coronavirus, mi pare che serva anche per isolare i diversi gruppi! Davvero interessante!


Enoteca Enoetica



Alpeggio lo Baou
Poi un altro punto dove abbiamo fatto una sosta situatosi intorno a 2 km prima di arrivare nel Gran San Bernardo. Si chiama Alpeggio lo Baou. Questo è un importante punto di sosta, che ha un parcheggio affianco, dunque molte persone, soprattutto in moto, ci si fermano per fare un aperitivo (loro hanno della birra) oppure per mangiare i loro gustosi formaggi e salumi artigianali dovutamente abbinati ai vini valdostani. 

Il Raggiungimento del Traguardo

Dopo quest’ultima sosta, abbiamo ricaricato le batterie per raggiungere la cima del Gran San Bernardo. La statale in questo punto diventa abbastanza stretta e ci sono delle piccole gallerie che possono diventare fastidiose soprattutto quando le persone in moto decidono di dimostrare la loro potenza proprio li dentro. Dopo qualche sforzo addizionale nelle gambe che a questo punto già bruciavano, siamo arrivati al traguardo! E abbiamo celebrato dentro l’acqua. Come no? Era l'ora di un po’ di crioterapia per rigenerarle! È stato divertente e FREEEDO! 

Nel Lago del Gran San Bernardo
Il ristorante del Hotel Italia











Ma la vera celebrazione sarebbe avvenuta un po’ dopo, con un pranzo da re e regina nel Hotel Italia! Il posto era affollato e c’erano più italiani che svizzeri. Poi abbiamo capito che, siccome era un posto al confine, ma ancora in Italia, le persone ci venivano anche perché i prezzi ancora erano italiani! Un caffè costava meno di 2€! Dunque, ragazzi, vi consigliamo assolutamente di fare il pasto qui, prima di partire ed affrontare il mondo costoso della Svizzera!

Il Downhill: l'arrivo in Svizzera

Finite le celebrazioni ancora avevamo almeno 20-25 km di “discese” da affrontare. Per dirvi la verità, era la parte del percorso che io mi auguravo di più in quella giornata. Non perché sarebbe stato facile, bensì perché la mia sfida personale stava per iniziare. Nella pianificazione del viaggio, avevo scoperto che c’erano dei sentieri di montagna che si potevano fare in bici. Non ho avuto dubbio. Era tramite questi percorsi che sarei sceso dal Gran San Bernardo ed entrato in Svizzera. Chiara qui ha temuto per me (perché ha visto i sentieri e c’erano dei veri precipizi), ma mi ha augurato una buona giornata, ha preso la statale (con le sue lunghissime gallerie) e ci saremmo ricongiunti a Orsières. Per me, è stata veramente faticosa, ma me la sono goduta tanto! Non raccomando che i cicloturisti prendano queste tratte perché, con i pesi dei bagagli è impossibile percorrerli. Io ho avuto la fortuna che Chiara ha preso una parte della mia roba e l’ha portata giù. Ma ci sono tanti sassi e tratti a volte strettissimi che coi bagagli non ci si passerebbe. 

Questi sentieri sono segnalati in Svizzera coi cartelli della Route 70, cioè la Via Francigena pedonale in Svizzera. Dalla prospettiva dei paesaggi questi sentieri spalancano tutta la bellezza naturale di questo splendido paese. Ci sono sorgenti, cascate, boschi, dighe, oltre alla bellezza naturale delle rocce delle montagne. I paesini sono molto curati e anche le case che ci sono lungo il percorso. Il prato delle montagne esprime un tono di verde così vibrante, mai visto ed impossibile di catturare con una fotografia!

A sinistra: Il pratto delle montagne svizzere e
 (a destra) la curatezza delle case.
Dopo lunghe 3 ore di discese, sono arrivato al nostro traguardo, l’AirBnb di Margot e Thibaud, dove Chiara già mi aspettava da un po'. Qui abbiamo trovato tanto confort (c’era anche la vasca) e pulizia in una casa di legno, dentro una frazione di Orsières che si chiamava La Douay, lontani quasi della civilizzazione, con tanta pace. Tutto ciò di cui avevamo bisogno dopo essere riusciti, ognuno a compiere i suoi obiettivi personali. Era il momento di una nuova celebrazione e poi di ricare la batteria per il prossimo giorno. La Svizzera ci dava il benvenuti in grande stile! E noi la ringraziamo tanto!

Di seguenza, vi invitiamo di vedere il video di questa impresa sul nostro canale YouTube:


 

Buon cammino, pellegrini! 

Link utili:

Hotel Italia Gran San Bernardo: https://www.gransanbernardo.it/
Hotel Suisse - Saint-Rhemy: https://www.suissehotel.it/
Enoteca Enoetica: http://enoetica.it/
Orsières - Creperie Le National: https://goo.gl/maps/4eVW9H3ZJYaeSMyu7
Ristorante Le Catogne - Orsières: https://www.giteserge.ch/


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